Riflessioni ex post di un attivista. Le fiamme sul Vesuvio, temute da molti già dallo scorso inverno LEGGI si sono puntualmente presentate con il loro drammatico conto; le operazioni di spegnimento, soprattutto per quel che riguarda il lavoro a terra, sono state effettuate con notevole ritardo e in situazioni ormai, tanto avanzate, da essere, in certi casi, quasi inutili o pericolose. Solo quando gli incedi vesuviani sono diventati un caso nazionale e forse qualcosa in più, solo allora, il governo centrale, nella persona del ministro dell’Ambiente, si è degnato di recarsi sul posto per rendersi conto della situazione o magari tutelare semplicemente il
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San Sebastiano, il fuoco si allontana
Ieri è stata un’altra giornata campale ma allo stesso tempo anche da ricordare e bisognerà farlo non solo per l’eccezionalità dell’evento in cui ci siamo visti vittime e protagonisti al contempo, ma per avere posto un punto di rifermento fisso per il nostro futuro di cittadini vesuviani. Giovedì mattina, la giornata non poteva iniziare peggio, quattro ore di sonno all’attivo e senza aver accocchiato nulla con l’articolo da spedire; fumo acre e allusivo di guai in vista in un’aria fetente, fetente comme ‘o mal ‘e capa ca tenevo. Elicottero tra Massa e S.SebastianoCerco di riprendermi, un ultimo sguardo all’articolo e lo invio alla redazione senza più pensarci.
Incendi sul Vesuvio: cronaca di un giorno infausto
La cronaca della distruzione di un patrimonio ambientale e la tragedia umana di chi ha perso casa e averi, in quello che possiamo definire il più vasto incendio dal ’44 ad oggi. Svegliarsi la mattina con l’amaro in bocca per quel che si è respirato ma soprattutto per quel che si è visto e sentito il giorno prima, e guastarsi la giornata ancor di più affacciandosi al balcone e vedere che l’inimmaginabile si stava avverando, ha un che di sfiancante e deprimente. Il Vesuvio, da casa mia a San Sebastiano, lo si può vedere nella sua completezza a fare il paio col
Vesuvio, aumenta il fronte delle fiamme
L’incendio del Vesuvio incomincia ad avere i contorni preoccupanti di una catastrofe, le forze in campo sono limitate e devono dividersi su più fronti; ma dov’è il tanto decantato orgoglio identitario? Mentre le fiamme circondano il Colle del Salvatore, minacciando seriamente, non solo il nostro patrimonio naturalistico, ma anche quello culturale e storico, assistiamo allo show mediatico di chi non ha saputo far di meglio che formulare la più classica delle ipotesi assolutorie, quella delle ecomafie, per giustificare l’ingiustificabile inadempienza nel tutelare il bene presieduto e riscuotendo, tra l’altro, anche interesse tra gli accoliti per suddetta ipotesi; sì, ipotesi, perché non
Vesuvio: l’inferno continua
Ancora fiamme nel Parco Nazionale del Vesuvio, ancora una volta l’impegno di uomini e mezzi impegnati su più fronti non è sufficiente a scongiurare ciò che si prospetta essere un altro disastro. Ore 14.00 di un torrido pomeriggio estivo, tutto sembra calmo quando all’improvviso scoppia l’incendio. Da via Vesuvio ad Ercolano, all’altezza del ristorante Casa Rossa, alimentato dal vento, il fuoco si sposta a monte, i focolai sono tanti e se ne creano sempre di più alimentati dall’arida sterpaglia. Le fiamme raggiungono in poco tempo l’agriturismo Il Sentiero, i proprietari, intenti a pranzare si vedono all’improvviso circondati dalle fiamme che però riescono
Somma Vesuviana, preoccupante incendio in area parco
Nuova giornata infernale nel Vesuviano, roghi a Torre del Greco e Sant’Anastasia ma soprattutto è ancora il Monte Somma ed il Parco Nazionale del Vesuvio a bruciare. Complice l’arsura di questo torrido mese di giugno, il forte vento, una siccità che non si ricordava da anni ed un’incuria dei boschi, oramai atavica, ma a bruciare è ancora una volta il Parco Nazionale del Vesuvio. Questo pomeriggio le fiamme sono divampate a monte del santuario di Santa Maria a Castello nel comune di Somma Vesuviana, lambendo le mura di una villetta ma senza creare danni a questa per il pronto intervento e
Il sentiero n.3 – Il Monte Somma
Autore Immagini e Testo Ciro Teodonno Nome Sentiero Il Monte Somma Numero Sentiero 3 Colore Identificativo Verde Distanza 12,2 km Dislivello 500 m Tempo di percorrenza medio 9,30h Difficoltà Alta/EE CAI Traccia KML Download Ultimo aggiornamento 19-04-2020 Il sentiero n.3, "il Monte Somma". Tra corvi e poiane e con la testa tra le nuvole ma non troppo! In cima all'antico e scosceso cratere nel rispetto della natura e della tradizione. Ufficialmente il percorso n°3, quello che conduce in vetta al Monte Somma, precisamente su Punta Nasone (m.1.131 slm.) ha inizio ad Ercolano, dalla cosiddetta strada del Vesuvio, via Contrada Osservatorio o, se vogliamo essere più precisi dalla Strada Provinciale del Vesuvio, oggi condivisa col comune degli Scavi che la amministra da
Il sentiero n.2 – Lungo i Cognoli
Autore Immagini e Testo Ciro Teodonno Nome Sentiero Lungo i Cognoli Numero Sentiero 2 Colore Identificativo Blu Distanza 11,5 km Dislivello 500 m Tempo di percorrenza medio 7h Difficoltà Medio-Alta/EE-CAI Traccia KML Download Il sentiero n°2 dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, denominato “Lungo i Cognoli”, inizia da Ottaviano così come il sentiero numero uno. Ovviamente, come per gran parte dei sentieri, esistono deviazioni, alternative e, come ogni luogo vivo vuole, ingressi “secondari”. Lasciando a voi la libera iniziativa, ma consigliandovi vivamente di seguire i tracciati ufficiali e di non avventurarvi lungo percorsi a voi sconosciuti e dalla dubbia sicurezza, c’incamminiamo quindi verso questo nuovo itinerario. Segnavia del n°2 La sua durata approssimativa (soste, numero dei partecipanti e preparazione atletica influiscono