Autore Immagini e Testo Ciro Teodonno Nome Sentiero Il Monte Somma Numero Sentiero 3 Colore Identificativo Verde Distanza 12,2 km Dislivello 500 m Tempo di percorrenza medio 9,30h Difficoltà Alta/EE CAI Traccia KML Download Ultimo aggiornamento 19-04-2020 Il sentiero n.3, "il Monte Somma". Tra corvi e poiane e con la testa tra le nuvole ma non troppo! In cima all'antico e scosceso cratere nel rispetto della natura e della tradizione. Ufficialmente il percorso n°3, quello che conduce in vetta al Monte Somma, precisamente su Punta Nasone (m.1.131 slm.) ha inizio ad Ercolano, dalla cosiddetta strada del Vesuvio, via Contrada Osservatorio o, se vogliamo essere più precisi dalla Strada Provinciale del Vesuvio, oggi condivisa col comune degli Scavi che la amministra da
Vesuvio
Parco Nazionale del Vesuvio: ne parliamo con Ciro Teodonno
Esperto escursionista, autore della rubrica sui Sentieri del Parco presente sul nostro blog, da sempre interessato alle problematiche dell'area vesuviana di cui ne racconta le sfaccettature attraverso le pagine de "Il Mediano", cultore e cronista di tradizioni locali, Ciro Teodonno è qui con noi oggi per parlare del suo grande amore - ci perdoni la moglie, non è nostra intenzione farla ingelosire -, il Parco Nazionale del Vesuvio. “Be' mia moglie sa che la mia relazione con la montagna è precedente alla nostra e tutto sommato si è rassegnata a questa mia passione e accetta, più o meno di buon grado,
Il sentiero n.2 – Lungo i Cognoli
Autore Immagini e Testo Ciro Teodonno Nome Sentiero Lungo i Cognoli Numero Sentiero 2 Colore Identificativo Blu Distanza 11,5 km Dislivello 500 m Tempo di percorrenza medio 7h Difficoltà Medio-Alta/EE-CAI Traccia KML Download Il sentiero n°2 dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, denominato “Lungo i Cognoli”, inizia da Ottaviano così come il sentiero numero uno. Ovviamente, come per gran parte dei sentieri, esistono deviazioni, alternative e, come ogni luogo vivo vuole, ingressi “secondari”. Lasciando a voi la libera iniziativa, ma consigliandovi vivamente di seguire i tracciati ufficiali e di non avventurarvi lungo percorsi a voi sconosciuti e dalla dubbia sicurezza, c’incamminiamo quindi verso questo nuovo itinerario. Segnavia del n°2 La sua durata approssimativa (soste, numero dei partecipanti e preparazione atletica influiscono
Rischio Vesuvio, in primavera le prove di fuga
La presenza del Vesuvio, emblema e simbolo del territorio campano, comporta inevitabilmente un rischio per l'ampia area, densamente popolata, da esso sottesa. Il nostro vulcano, venerato fin dall'antichità per i minerali rilasciati nel suolo, che rendono fertili le terre ed uniche le colture ospitate alle sue pendici, è uno dei più pericolosi al mondo. Non c'è altro da fare che prenderne atto, sostituendo al fatalismo la consapevolezza che la convivenza è possibile, ma richiede coscienza e preparazione. Nel mese di dicembre si è finalmente usciti dal torpore dilagante, almeno per quel che ci riguarda, grazie alla presentazione del Piano di Emergenza
Il sentiero n.1 – La Valle dell’Inferno
Autore Immagini e Testo Ciro Teodonno Nome Sentiero La Valle Dell'Inferno Numero Sentiero 1 Colore Identificativo Giallo Distanza 14,2 km Dislivello 500 m Tempo di percorrenza medio 7h 30m Difficoltà Media/E-CAI Traccia KML Download Niente paura! Non mi sto prendendo gioco di voi, in realtà, questo, come molti altri sentieri vesuviani, può essere gestito in base alle vostre necessità podistiche e ridotto qualora se ne presentasse la necessità. Il dislivello poi non è elevato, solo 500 m. Il sentiero numero uno dell’Ente Parco attraversa, in buona parte, la Valle dell’Inferno, che, nonostante il poco invitante nome, risulterà, soprattutto in primavera, essere tutt'altro che infernale e di piacevole percorrenza. Le raccomandazioni, in questo caso, come lo sarà per gli altri
Piano di Emergenza Comunale
Parte domani la campagna di divulgazione ed informazione sulle attività di prevenzione dei rischi naturali ed antropici, predisposta dall’Ente comunale in seguito all’aggiornamento del Piano di Protezione Civile. L’appuntamento è per le ore 11 presso la sala consiliare del Municipio. Ad illustrare il piano e gli scenari di rischio ed esso connessi, il responsabile scientifico del progetto, già noto per la sua attività di geologo e vulcanologo, Giuseppe Rolandi. In allegato troverete la locandina dell’evento. Tutti sono invitati a partecipare e, considerando l’importanza della tematica, vi consigliamo vivamente di farlo.
NO all’abbattimento selvaggio
La difesa dell’ambiente ed il verde erano il “credo” di Raffaele Capasso, Sindaco della ricostruzione. Voleva ricoprire la lava di piante e fiori e ci riuscì, aiutato nell’impresa dall’Architetto ed amico Lorenzo Pagliuca. Quella di San Sebastiano fu anche la sfida di una cittadina contro il cemento selvaggio che a fiumi scorreva in molti paesi della provincia. Una sfida vinta a colpi di piantumazioni: pini, cipressi, prunus, oleandri. A distanza di anni molte di quelle piante, allora piccole ed innocue, sono cresciute a dismisura e, complice la mancanza di manutenzione e di una corretta gestione del territorio, hanno creato problemi di diverso
Rischio Vesuvio e piani di sicurezza
Martedì 25 agosto, un articolo pubblicato sulle pagine del quotidiano Il Mattino, a firma di Franco Mancusi, riportava la notizia della presunta ed imminente eruzione del Vesuvio basata sulle dichiarazioni rilasciate alla rivista Nature, dai due vulcanologi italiani Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo. «A titolo personale qualche studioso cerca un soffio di notorietà -commenta il giornalista- impressionando cittadini, buontemponi e mass-media pronti ad ospitare falsi scoop facili». A supportare tale considerazione, Mancusi riporta alcuni stralci del comunicato con cui il Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Giuseppe De Natale, smentisce quanto dichiarato dai due studiosi, esprimendo dubbi relativi alla stessa pubblicazione sulla rivista Nature. «Tutto sereno
Precisazioni del Direttore dell’Osservatorio Vesuviano
Il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Dott. Giuseppe De Natale, in seguito alle notizie false, ma allarmistiche, diffuse da alcune testate giornalistiche in merito ad una imminente eruzione del Vesuvio, fa il punto della situazione pubblicando un comunicato - condiviso in calce - che smentisce quanto erroneamente riportato e rassicura chi in preda a preoccupazione ed ansia. L'Osservatorio Vesuviano è l'unico ente che rileva e studia con continuità l'evolversi dell'attività vulcanica in zona, riportando i dati acquisiti nella forma di bollettini poi pubblicati sul sito. La smentita del Direttore arriva provvidenziale, e purtroppo non è l'unica volta che l'ente di ricerca è costretto ad
Il Vesuvio, fra allarmismo e speculazione
Sul Vesuvio ormai ci stiamo davvero abituando a leggere di tutto. Di spazzatura mediatica ce n'è tanta, definibile tale non solo per la dubbia qualità dei contenuti, ma soprattutto per la palese volontà di speculare su un tema serio e delicato, quello del rischio connesso alla vulnerabilità del territorio vesuviano. In tempi di magra come questi, non sono solo blog improvvisati a farsi portatori di allarme e mala informazione, ma addirittura testate blasonate ed autorevoli, da cui ci aspetteremo un approccio meno semplicistico e più responsabile. Ma si sa, di fronte ai click ed alle prospettive di guadagno, non c'è etica