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Mater, il commovente racconto di Luisa

Era da tempo che volevo scrivere due parole per commentare questo bellissimo video di Eva Barca intitolato Mater e vincitore del "Premio Lucia Mastrodomenico". E' stato pubblicato nel mese di Marzo sulla pagina Facebook del "Liceo Di Giacomo" e proprio come alunna del liceo Eva ha partecipato e vinto il concorso. Il video si apre con una donna anziana seduta al pianoforte che suona "O' sole mio". Si tratta di Luisa Paparo, classe 1928, nostra concittadina, con un passato da insegnante. Intere generazioni di giovanissimi studenti  degli anni 80/90 si sono formate grazie alle sue lezioni fra i banchi della Enrico

1944: CRONACHE DELL’ERUZIONE

San Sebastiano al Vesuvio e i paesi vesuviani nelle cronache dell'eruzione del marzo 1944. Sulla linea di quanto già detto nel precedente articolo focalizziamo ora l'attenzione sui centri abitati di San Sebastiano e Massa di Somma, colpiti della colata lavica nell'ultima eruzione vesuviana. I due centri, rispetto agli altri paesi colpiti, sono quelli, che nella sfortuna del cataclisma, hanno ottenuto maggiore attenzione e non solo dalla stampa ma anche dalla letteratura e su tutti spiccano i nomi di Norman Lewis e Curzio Malaparte che in Napoli “44 e ne La Pelle, lasciano pagine memorabili di quegli eventi e di quei luoghi.

MARZO 1944

Un analisi delle cronache dell'epoca, per intendere i fatti che videro protagonista il Vesuvio e la sua gente settantatré anni fa. Abbiamo deciso di ripercorrere, a più di settant'anni dall'ultima eruzione, i fatti che la contraddistinsero, facendo una sorta di cronistoria degli eventi che nel marzo del 1944 colpirono il Vesuviano. Abbiamo deciso di seguire, attraverso la cronaca dei giornali dell'epoca, la furia del Vulcano; le passioni e le vicissitudini di chi visse, in quei frangenti, lo scontro tra natura e storia, quelli che furono posti da quest'ultima in quarta pagina, perché le notizie di una guerra ancora in atto non permettevano

San Sebastiano, immagini e storia

L'immagine è stata scattata negli anni 60 da quello che attualmente è il parcheggio di piazza Belvedere. Il piccolo spartitraffico, posto al centro della carreggiata, separa la via Roma dalla via Piromallo. Sulla destra è visibile la terrazza del Caffè Sterminator Vesevo; sul lato sinistro fanno bella mostra di se, gli edifici di edilizia popolare. L'edicola, ora collocata accanto al monumento ai caduti, era prima posta all'incrocio con via Maione ed in foto si presenta sormontata dall'inconfondibile insegna del quotidiano ROMA. Un'utilitaria sosta lungo il marciapiede ed un gruppetto di persone chiacchiera all'esterno dell'esercizio. Da notare anche il distributore dell'AGIP

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