Continua indisturbato lo scarico di rifiuti lungo le vie periferche del nostro territorio comunale. Numerosi – ne abbiamo contati circa una ventina – sono i sacchi neri colmi di materiali inerti e di risulta edilizia, abbandonati nell’ultimo periodo, ad esempio, lungo la via Panoramica Fellapane (foto). La strada asfaltata di acceso al sentiero numero 8 del Parco Nazionale del Vesuvio, noto come del “Trenino a Cremagliera”, non trova purtroppo la pace che merita. Come lei molte altre arterie comunali prese di mira da delinquenti senza scrupoli che, indisturbati, inquinano la nostra terra e le nostre vite. A poco servono le ronde mattutine e pomeridiane ad opera dei Vigili Urbani: solitamente i rifiuti vengono depositati nelle ore notturne, complice il fitto buio. Non fanno paura neppure, lì dove presenti, gli impianti di video-sorveglianza. Chi scarica agisce in maniera talmente indisturbata ed arrogante, da non temere gli occhi elettronici, neppure, come conferma la foto in basso, quelli del recente comando del Corpo Forestale dello Stato trasferitosi nell’ex “Casa del Parco” di via Panoramica.
Ma accanto all’inquinamento prodotto, al danno di immagine causato al territorio ed all’impatto sulla salute, qual’è la dimensione del fenomeno e quanto pesa sulle nostre tasche? Per rispondere a questa domanda, abbiamo preso come riferimento una recente deliberazione, la numero 2, datata 27 gennaio 2016. Il costo per lo smaltimento di ogni kg di rifiuto inerte e di natura edilizia è di 0,045€ + IVA. Considerando che 3000€ sono stati stanziati per la rimozione dei sacchi recentemente abbandonati, solo nell’ultima tornata sono state scaricate circa 55 tonnellate (55.000 kg) di rifiuti.Una quantità enorme.
Non tutto ciò che viene scaricato è però inerte. Purtroppo continua anche l’abbandono di amianto. Il pericoloso materiale di recente è stato rinvenuto, ancora una volta, in via Panoramica Fellapane, a pochi passi dalla “Casa del Parco” (foto). In quei luoghi già nell’ottobre del 2013 si spesero circa 5000€ di fondi pubblici per la rimozione di alcune lastre di eternit abbandonate, probabilmente pannelli di copertura, eseguita dalla SAGI SERVICE s.r.l., l’allora società affidataria del servizio di gestione dei rifiuti. Non è immune dallo sversamento neanche il centro urbano: una canna fumaria in amianto è stata rinvenuta nel mese di dicembre nell’area di sosta di via Palmieri.
Dunque, solo considerando le spese necessarie per il prelievo e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati, si conteggiano migliaia di euro di uscite impreviste e fuori bilancio che inevitabilmente copriamo con le nostre tasse. Se si aggiunge inoltre il danno causato dall’evasione di chi a nero, senza pagare alcuna imposta, si cimenta in piccole o grandi ristrutturazioni edilizie, le cifre aumentano sensibilmente. Maggiore controllo del territorio, anche da parte dei cittadini, tolleranza zero contro chi delinque abbandonando rifiuti ed un uso più massiccio ed efficace delle nuove tecnologie, sono probabilmente necessari per combattere un fenomeno diffuso ed in crescita che non occorre assolutamente sottovalutare.