Il 20 gennaio segna per San Sebastiano al Vesuvio l’inizio del nuovo anno. Da noi è così da sempre, inutile negarlo. Qualcuno obietterà che siamo pazzi: il nuovo anno ha già un pò di giorni alle spalle. E’ cominciato il primo del mese, accolto dal suono della banda musicale e dal tradizionale alzabandiera. Un’osservazione ineccepibile. Non fa una piega se ci si limita a consultare il calendario, a seguire lo scorrere ordinario del tempo; altro discorso invece se si considera come unità di misura quella delle emozioni e se a generarle è il sentimento di un’intera popolazione per il suo Santo Patrono.
San Sebastiano, di cui oggi è la festa, non è per noi tutti solo un riferimento morale e spirituale. La sua storia di militare romano morto martire sotto l’imperatore Diocleziano in nome della fede cristiana, già da sola basterebbe a capire la passione e la devozione dei suoi tanti fedeli, ma c’è dell’altro. San Sebastiano ha difeso più volte la nostra cittadina dalle insidie del Vulcano; l’ha protetta nei momenti più difficili della sua evoluzione; ha dato forza ed energia alla sua gente per rialzarsi, incarnando la speranza anche quando tutto sembrava perduto; ha guidato l’azione di chi caparbio ha creduto che le terre ricoperte di lava, potessero ritornare fertili; che i forni dovessero continuare a produrre pane; che la polenta potesse tornare ad indurirsi, nonostante la pessima qualità della farina imposta dalla miseria.
Stamattina la campana magna è suonata di buonora. Le bombe da tiro hanno sbuffato nell’aria gelida richiamando numerosi fedeli e portando ovunque il messaggio di festa. La giornata è per molti di riposo, le scuole sono chiuse, chi ha potuto ne ha approfittato per un giorno di ferie. Il Santuario di via Roma si prevede gremito di fedeli in occasione delle sante messe . La banda musicale, riunita nel piazzale antistante il Vecchio Municipio, scandirà l’inizio e la fine delle celebrazioni. La fede nei confronti del Santo è tanta. In lui sono riposte le speranze per l’anno in corso e per le tante attese. In questo giorno un’intera comunità si stringe fraterna come non mai. Un coro unico si innalza al cielo: “Viva San Sebastiano!”