Sul Vesuvio ormai ci stiamo davvero abituando a leggere di tutto. Di spazzatura mediatica ce n'è tanta, definibile tale non solo per la dubbia qualità dei contenuti, ma soprattutto per la palese volontà di speculare su un tema serio e delicato, quello del rischio connesso alla vulnerabilità del territorio vesuviano. In tempi di magra come questi, non sono solo blog improvvisati a farsi portatori di allarme e mala informazione, ma addirittura testate blasonate ed autorevoli, da cui ci aspetteremo un approccio meno semplicistico e più responsabile. Ma si sa, di fronte ai click ed alle prospettive di guadagno, non c'è etica